Cos'è la pranoterapia

La pranoterapia mira a ristabilire l'equilibrio energetico. Il pranoterapeuta interviene mediante apposizione delle mani. Essa si identifica nella tecnica terapeutica che, attraverso l'apposizione delle mani del pranoterapeuta, permette al cliente di riassestare il meccanismo di accumulazione e di distribuzione in ogni parte del corpo dell'energia vitale. Non basta il semplice possesso del fluido vitale per poter praticarla, sono necessarie l'acquisizione di buon livello di concentrazione e conoscenze tecniche. La pranoterapia non cura. La cura avviene con la terapia farmacologica prescritta dal medico. La pranoterapia mira a ristabilire l'equilibrio energetico.
La pranoterapia funziona e può essere utile nei casi di: Disarmonia dell'apparato gastro intestinale, colite, ulcera, gastrite psicosomatica, apparato cardiocircolatorio, aritmia, ipertensione, tachicardia, asma bronchiale, dolori urogenitali e mestruali, impotenza, eiaculazione precoce, disturbi dell"apparato tegumentario, acne, psoriasi, dermatite psicosomatica, prurito, sudorazione profusa, disturbi dell"apparato muscolo scheletrico, cefalea tensiva, cefalea nucale, torcicollo, crampi muscolari, stanchezza cronica, artrite, artrosi, mal di testa, sciatalgia, ansia, dolori articolari, dolori cervicali, depressione, stiramenti muscolari, e tutto quello che porta il cliente, in base al suo stile di vita, a blocchi energetici.
Il pranoterapeuta è un soggetto capace di gestire, donare la sua energia vitale al cliente, il suo principale compito è quello di influire sullo stato energetico della persona riportandola in armonia con il ripristino dell'equilibrio. Di fondamentale importanza è anche comprendere su quale piano professionale si pone l'esercizio della pranoterapia. Il pranoterapeuta deve interagire con la professione medica rispettando un codice di comportamento, una deontologia professionale. Negli ultimi tempi si è imposta attenzione, non più soltanto dei cultori delle terapie alternative, ma anche di numerosi operatori del sistema sanitario, sia pubblico che privato. Vuole essere un mezzo terapeutico, un presidio terapeutico che sotto il controllo del medico e con l'incoraggiamento della medicina venga a complementare, approfondire e potenziare l'effetto delle terapie ortodosse